Istituto Cristo Re Salerno

#NoiSiamoInvisibiliPerQuestoGoverno!

#NoiSiamoInvisibiliPerQuestoGoverno!                            
19/20 Maggio 2020

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Carissimi genitori e famiglie,

la CISM e l’USMI hanno indetto iniziativa fortemente simbolica di tutte le scuole paritarie cattoliche per martedì 19 e mercoledì 20 maggio, giorni in cui saranno votati gli emendamenti del Decreto e per questi due giorni allievi, docenti e famiglie esporranno lo slogan: #NoiSiamoInvisibiliPerQuestoGoverno!

L’Istituto Cristo Re sostiene l’iniziativa e aderisce all’invito dell’USMI e della CISM di manifestare il disagio e le difficoltà che le scuole pubbliche paritarie stanno affrontando.

Aderiamo al gesto simbolico della prima manifestazione nazionale nella storia delle scuole paritarie, in rappresentanza delle 12 mila scuole paritarie, i 900 mila allievi coinvolti, i 180 mila dipendenti. Il nostro gesto simbolico intende essere un “rumore educativo”, un “rumore costruttivo”.

Un “rumore educativo” ed educato, che parte dalle nostre scuole ma che coinvolge i genitori dei 900 mila allievi delle scuole paritarie, i 7 milioni di allievi delle scuole statali, i docenti, il personale della scuola italiana, gli amici, i cittadini facendo nostro l’appello del Presidente della Repubblica: “ognuno di noi può e deve fare la propria parte per la liberazione dell’Italia oggi”.

Un “rumore costruttivo”, che obblighi i nostri parlamentari, che saranno impegnati nella discussione degli emendamenti nell’aula parlamentare, ad avere maggiore consapevolezza del valore straordinario delle nostre scuole paritarie, seconda gamba del sistema pubblico di istruzione, e a non lasciare indietro nessuno perché o l’Italia riparte dalla scuola, da questo grembo dove si entra bambini e si esce cittadini di uno Stato democratico, o non ripartirà. La scuola deve tornare a far rumore, perché è l’impresa più strategica di un Paese democratico, l’investimento migliore sul futuro, la grammatica più efficace di ogni integrazione culturale.

L’allarme delle scuole paritarie è stato già lanciato dalle associazioni di rappresentanza: a settembre, in queste condizioni, mancheranno all’appello della riapertura e al suono della campanella un terzo delle scuole pubbliche paritarie, 4.000 scuole a gestione privata o comunale. Significherà, per lo Stato, dover accogliere 300 mila alunni, farsi carico di 60 mila posti di lavoro persi e, dal punto di vista economico destinare oltre 2 miliardi di euro in più a bilancio ogni anno (il costo standard per alunno è di circa 7 mila euro all’anno), oltre a dover realizzare nuove strutture scolastiche, acquisto degli arredi e strumentazioni necessarie, assumere altre migliaia di docenti, amministrativi ed ausiliari. Tutto ciò per essersi volontariamente e colpevolmente disinteressati degli alunni, del personale scolastico e delle famiglie che quelle scuole frequentano per scelta, in aperta violazione del diritto, che dovrebbe essere costituzionalmente garantito, di assicurare la libertà di scelta educativa.

Riteniamo inqualificabile l’atteggiamento di indifferenza del Governo per questo comparto della vita del nostro Stato che affianca, educa, forma, accompagna nella crescita integrale quasi 900 mila studenti. I provvedimenti, anche nell’ultima bozza del decreto rilancio, sono sostanzialmente nulli! Viene contemplato un singolo provvedimento a beneficio dei soggetti pubblici e privati che svolgono i servizi educativi e le scuole paritarie dell’infanzia a gestione pubblica o privata, a copertura dei ridotti o mancati incassi, determinati dalla sospensione delle attività in presenza a seguito delle misure adottate per contrastare la diffusione del Covid-19, per 65 milioni di euro, a fronte di 120 milioni di euro stanziati per l’acquisto di biciclette o monopattini.

Il 19 e il 20 maggio i parlamentari saranno impegnati a votare gli emendamenti e sarà bene che giunga alle loro orecchie il nostro grido che è: #NoiSiamoInvisibiliPerQuestoGoverno! E’ in gioco un valore civico importante. La libertà di scelta educativa. E per questo, nei giorni 19 e 20 maggio, le scuole interromperanno le normali lezioni e si adopereranno per diffondere i temi della libertà di scelta educativa; del diritto di apprendere senza discriminazione; della parità scolastica tra pubblica statale e pubblica paritaria; della libera scuola in libero Stato.

Facciamo appelli alla classe politica perché non condanni all'eutanasia il pluralismo culturale del nostro Paese. Chiediamo il sostegno su queste tematiche e la condivisione da parte di tutte le componenti educative delle nostre realtà territoriali.

La comunità educante Istituto Cristo Re

 

Inno della manifestazione

 

Libertà di scelta educativa

 

 

 

 

 

 

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